Una Milano per tutte e tutti
Come ogni grande città europea, Milano è attrattiva e offre tante opportunità. Ma, come in ogni grande città europea, le criticità non mancano. Penso, ad esempio, al mercato immobiliare: dal 2018 ad oggi i prezzi di vendita delle case sono aumentati del 39% e quelli degli affitti del 28%.
La politica - e noi lo facciamo a partire dall’amministrazione locale - deve essere in grado di interpretare e rispondere a questo cambiamento, accompagnarlo e intervenire per cercare di offrire soluzioni efficaci alle tante cittadine e cittadini che hanno difficoltà a vivere nella città che hanno scelto o che vorrebbero scegliere per studiare o lavorare. La decisione del Comune di incentivare, attraverso il PGT, l’housing sociale, l’offerta di case in affitto a prezzi accessibili e il rilancio dell’edilizia convenzionata va in questa direzione: Milano lavora perché nessuno si senta escluso.
Ma non solo, essere attrattivi significa anche saper accogliere e integrare e anche qui l’attività amministrativa e politica gioca un ruolo cruciale. Milano ha scelto la via dell’integrazione inserendo mediatori in lingua araba, russa e spagnola presso l’anagrafe di Via Padova, nel cuore di uno dei quartieri più multietnici di Milano. Perché in una città come la nostra, la lingua non può e non deve essere una barriera.
Scelte importanti che richiederebbero un maggior sostegno del governo, come quelle sulla politica abitativa o sul trasporto pubblico. Settori sui quali questa destra continua solo a tagliare.